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Si è tenuto martedì 13 maggio u.s. presso la Stazione Marittima di Venezia il convegno di Ance Veneto “Costruire la città – Costruire la città dinanza. I Giovani Costruttori si interrogano”, organizzato dai Giovani Imprenditori Edili del Veneto. Il convegno ha trattato il tema del futuro delle città del Veneto e si presenta ormai come la grande con

Convegno “Costruire la città – Costruire la città dinanza. I Giovani Costruttori si interrogano”

22 Maggio 2008
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Il Convegno che ha visto la partecipazione di quasi 300 imprese, ha sviluppato il tema delle prospettive per lo sviluppo del territorio veneto, ponendo in primo piano l’analisi della città del futuro.

Protagonisti del dibattito sono stati i sindaci delle sette città capoluogo di provincia del Veneto, che hanno animato la tavola rotonda discutendo sulle modalità di sviluppo urbano e sociale nel territorio del Veneto, partendo dalla considerazione degli aspetti critici socio-economici delle città attuali, fino a definire lo stretto legame con la creazione di un nuovo concetto di cittadinanza.
Dopo il benvenuto da parte del Presidente del Gruppo Giovani di Ance Venezia, Cristiano Perale, ha dato avvio al Convegno il Presidente del Comitato Giovani di Ance Veneto, Ciro Liccardi, che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle città nello sviluppo economico e sociale del territorio.
L’analisi e la soluzione delle proprie criticità è fondamentale per riappropriarsi del ruolo di motore del progresso sociale e della crescita economica.
In tal senso Liccardi richiama la necessità che tutti gli attori politici, economici e gli stessi cittadini si facciano promotori di un concreto impegno per costruire lo spazio in cui vivere in futuro.
L’esame delle tematiche del convegno è poi proseguito con l’intervento del Sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che ha sottolineato l’inadeguatezza delle Amministrazioni nell’attuazione di una politica urbanistica efficace: “Esiste la colossale contraddizione di un territorio che dal punto di vista urbanistico ha vissuto una trasformazione epocale, che dovrebbe essere gestita da amministrazioni che sono rimaste quelle del borgo antico”. Sottolinea inoltre che “il territorio veneto è un territorio policentrico in cui Treviso, Venezia, Padova, Vicenza, fino a Belluno, Verona e Rovigo, sono quartieri di una stessa metropoli. Per questo motivo è indispensabile cambiare il punto di vista amministrativo e un quadro normativo che deve tener conto delle differenze tra le grandi città e i piccoli comuni”.
Il convegno prosegue con l’intervento a sorpresa di un “ottavo sindaco”, l’attore comico Dario Cassini, invitato per esporre in maniera ironica e provocatoria le problematiche più frequenti nelle città di oggi. In particolare la performance di Cassini si è soffermata sulle difficoltà di attuare alcune decisioni relative alla realizzazione di infrastrutture utili alla città, ma osteggiate dai relativi micro comitati.
Il momento principale dell’evento è stato la tavola rotonda con i sindaci, introdotta da un intervento del Prof. Ezio Micelli dello IUAV di Venezia.
Quest’ultimo ha sottolineato il legame tra la competitività territoriale e dello sviluppo sostenibile del Nord Est del Paese e lo sviluppo del territorio del cosiddetto Terzo Veneto.
In particolare Micelli ha identificato tre aspetti chiave: il primo riguarda il potenziamento della dimensione metropolitana del nostro territorio. Nel Terzo Veneto sono le città il luogo in cui le creatività e il talento del nostro territorio trovano la loro massima espressione. Ciò impone lo sviluppo un nuovo processo di infrastrutturazione che consenta il passaggio dai tanti borghi e dalle piccole città ad un paesaggio organizzato in spazi metropolitani più coesi e capaci di affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Il secondo è lo sviluppo del welfare. Il Veneto conoscerà profonde trasformazioni sotto il profilo sociale. La popolazioni extracomunitarie sono destinate a crescere con sempre maggiore importanza. La conseguente integrazione sociale passa anche per un processo di trasformazione dell’ambiente fisico: casa, scuola e servizi divengono centrali per dare sostanza alla nuova cittadinanza di migliaia di extracomunitari che diventeranno italiani ed europei. Infine il terzo punto-chiave riguarda la qualità dello sviluppo insediativo, infrastrutturale e del territorio. La qualità del nostro territorio aperto, la valorizzazione delle risorse ambientali – beni pubblici per eccellenza -, la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico costituiscono temi centrali del Terzo Veneto. Le nuove politiche dello sviluppo devono salvaguardare la qualità del territorio. Micelli conclude focalizzando il ruolo dell?impresa: senza rinunciare al mandato ultimo – il profitto – l’impresa di costruzione deve mostrare nel suo operato concreto la sua capacità di evolvere insieme alla società, di farsi il principale promotore di un superiore grado di innovazione.
Al termine dell’intervento la parola è passata al Sociologo Nadio Delai, che ha dato avvio al dibattito della Tavola rotonda, cui hanno partecipato il Sindaco di Belluno, Antonio Prade, il Sindaco di Rovigo, Fausto Merchiori, il Vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, l?Assessore all?Urbanistica del Comune di Venezia, Gianfranco Vecchiato e i Presidenti di Confindustria Veneto, Andrea Riello, e di Ance Veneto, Stefano Pelliciari.
I partecipanti hanno portato le proprie esperienze e realtà proprio relative alle crescenti esigenze delle città in termini di infrastrutture, ma soprattutto dal punto di vista sociale, e hanno ribadito l’importanza della collaborazione con il mondo dell’impresa per dare nuovo slancio allo sviluppo urbano di qualità del prossimo futuro.
In particolare, il Sindaco di Belluno Prade, riprendendo le parole di Cacciari, ha evidenziato l’inadeguatezza normativa per una gestione efficiente ed efficace del territorio e delle città. “La presenza di numerosi livelli di autorità ostacola la realizzazione di un piano condiviso e coordinato di gestione dello sviluppo del territorio, dando spazio alle autonomie locali”. Il Sindaco di Belluno ha concluso sottolineando la necessità che la città metropolitana lungo l’asse Treviso/Venezia/Padova/Verona non escluda Belluno, che non è più semplicemente un luogo per le vacanze, ma una parte importante del motore economico veneto.
Anche il Sindaco di Rovigo Merchiori ha rivendicato il ruolo di Rovigo nel contesto regionale, sottolineandone la posizione strategica. La disponibilità di territorio “meno consumato” può essere una base importante per il rilancio economico veneto, a patto di dotarsi di infrastrutture adeguate. Infine Merchiori ha evidenziato la “solitudine del sindaco, che rende quanto mai necessario un dialogo con i cittadini, ma soprattutto con le categorie produttive”.
Nel suo intervento Giancarlo Gentilini, Vicesindaco di Treviso, ha ribadito il ruolo del sindaco quale primo interlocutore con le imprese, quelle di costruzioni edili in particolar modo, viste come il vero volano dell’economia. “Il sindaco deve essere vicino ai cittadini e allo stesso tempo essere in grado di programmare la crescita della propria città. In tal senso un problema è presentato dai confini troppo limitati delle grandi città: non si può programmare un’opera infrastrutturale senza coinvolgere i sindaci dei Comuni vicini, ma questo spesso risulta un ostacolo insormontabile”.
Flavio Tosi, Sindaco di Verona, si è soffermato sul concetto di economia del bello e sulla qualità degli interventi di riqualificazione urbana. “Verona è un importante polo economico finanziario fieristico e commerciale, ma poco si è fatto in passato per riqualificare la città dal punto di vista urbanistico. Emerge la necessità di crescita urbanistica e di qualità”. La mancanza di “poteri più equilibrati e di norme adeguate impedisce spesso di assicurare maggiore qualità nelle scelte urbanistiche”. Tosi ha concluso con gli aspetti sociali e di sicurezza che le stesse scelte urbanistiche implicano, rimarcando l’attenzione particolare alle fasce medio basse di cittadini, cui devono essere garantiti i diritti alla casa e una buona qualità della vita.
Il Presidente di Ance Veneto, Stefano Pelliciari, ha ancora una volta rilevato l’assoluto bisogno di infrastrutture nel Veneto. “Sono indispensabili per lo sviluppo del territorio e la pianificazione territoriale. La città metropolitana non potrà esistere se non ci sarà una dotazione infrastrutturale di collegamento tra i vari suoi centri. Ben venga il PTRC e un plauso alla Regione Veneto per il suo sforzo in tal senso, ma ci auguriamo che questo abbia un seguito concreto. Non vogliamo che il Veneto rimanga una mera area di passaggio della ricchezza da est a ovest e viceversa, senza alcuna ricaduta per il nostro territorio.
Andrea Riello, Presidente di Confindustria Veneto, ha ripreso i concetti espressi dal Sindaco Cacciari sulla necessaria semplificazione e riduzione dei livelli decisionali. “Non è un caso che i Giovani Costruttori abbiano invitato i Sindaci e non i Presidenti delle Amministrazioni provinciali. Allo stesso modo occorre una ridistribuzione di competenze e responsabilità. Riello si è soffermato sulla necessità di infrastrutture, quale base fondamentale dello sviluppo del territorio dei prossimi vent’anni, in cui le città non saranno solo collegate ma bensì connesse tra loro, grazie ad un maggior coordinamento tra loro senza pregiudicarne le peculiarità, e sulla qualità dello sviluppo, che vede gli imprenditori in un ruolo di promotori e anticipatori rispetto agli Amministratori.
Al termine della tavola rotonda Paola Carron, Vicepresidente nazionale dei Giovani di ANCE, ha presentato alcune proposte dei Giovani Imprenditori edili del Veneto relative ai temi trattati e ai contributi forniti dal dibattito. In particolare ha voluto sottolineare la disponibilità dei costruttori seri ad impegnarsi al fianco degli Amministratori locali per la crescita di qualità del territorio e delle città. Infine ha proposto ai Sindaci di valutare la possibilità di stringere un “patto di cittadinanza” con coloro che vivono e operano nelle loro città, quale primo mattone per costruire insieme le città del futuro.
La chiusura del convegno ha visto la consegna ad alcuni imprenditori associati del riconoscimento quale impresa di maggiore “anzianità associativa” della propria Associazione Territoriale. Il premio è stato consegnato dal Presidente del Comitato Giovani, Ciro Liccardi, alle seguenti imprese: Impresa Pierobon & C. Sas per Ance Belluno, Favaro Berto Srl per Ance Padova, Pianta Costruzioni Spa per Ance Rovigo, Costruzioni Pelliciari per Ance Treviso, Sacaim Spa, Barbato Costruzioni Srl e Boato Srl per Ance Venezia, Impresa Costruzioni Allegri Srl per Ance Verona e Impresa Edile Bisinella Giobatta e Cav. Ettore Snc per Ance Vicenza.

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