
Una proposta per far fronte all’emergenza abitativa e, contemporaneamente, recuperare il patrimonio edilizio dismesso o bisognoso di interventi di riqualificazione. Queste le problematiche cui Ance Veneto punta a dare soluzione con “Abitare Veneto”, che prevede affitti brevi o mensili e contratti di durata media fino a un massimo di 3 anni.
Spiega il Presidente Alessandro Gerotto: “Con 8-10 euro al giorno possiamo arrivare a offrire, a breve, una soluzione abitativa per le categorie più fragili che non possono permettersi di spendere oltre il 40% del reddito per un alloggio dignitoso. Con 10 euro al giorno a persona non soltanto riusciremmo a normalizzare il mercato della casa in affitto, ma potremmo riprendere in mano il patrimonio edilizio pubblico e privato dismesso, trattenere nelle nostre comunità le giovani generazioni e promuovere una migliore coesione sociale”.
Le dimensioni degli alloggi si basano su una superficie minima di 20 metri quadrati per una persona e di 28 metri quadrati per due persone. Ance Veneto stima di poter realizzare 5.000 unità abitative rigenerate a un affitto medio mensile sotto i 300 euro, recuperando 100 edifici pubblici dismessi per soddisfare oltre l’85% della domanda. Gli strumenti finanziari per avviare il piano dovrebbero arrivare con fondi pubblici regionali e sostegni diretti per avviare un circolo virtuoso di investimenti anche privati.
”I costruttori stanno facendo sforzi immani per tenere aperte le proprie imprese e per offrire soluzioni sostenibili, consapevoli che il loro prodotto è legato alle decisioni pubbliche che devono sempre anteporre il bene comune. Questa nostra proposta va proprio in questa direzione” conclude Gerotto.
Si allega la rassegna stampa sulla proposta “Abitare Veneto”.