I dati relativi all’ultimo trimestre del 2024 sulle gare per lavori pubblici bandite dalle Stazioni Appaltanti del Veneto confermano il trend decrescente degli esiti di gara con un totale di aggiudicazioni pari a 1.612 per un importo totale pari a 255,8 milioni di euro, nettamente in calo rispetto al trimestre precedente (importo a gara complessivo pari a 328 milioni di euro).
Diminuisce leggermente la percentuale delle gare sotto i 40 mila euro (51,4%) rispetto al totale. Il dato rimane comunque significativo e conferma la grande parcellizzazione degli appalti pubblici nella nostra regione.
Caratteristica che viene suffragata dal fatto che, considerando solo le gare sopra la soglia dei 40 mila euro, circa il 70% rientrano nella fascia tra i 40 e i 150 mila euro.
Come nel resto dell’anno i Comuni sono la tipologia di stazione appaltante preminente, con oltre il 60% delle gare appaltate per un importo di poco superiore al 50%; le Utilities esperiscono solo il 9% delle gare ma per un valore complessivo superiore al 32%, mentre la quota rimanente (27,4%) delle gare fa riferimento agli altri enti locali tra cui Regione, Amministrazioni provinciali e ULSS per una quota di investimenti pari al 16,9%.
In merito alla categoria di lavori, anche in quest’ultimo trimestre risultano prevalenti le opere di edilizia civile e industriale sia in termini di numero (41,2% del totale) che in termini di importo a gara (45,63%) per un importo medio superiore ai 336 mila euro. Le opere stradali ammontano a circa un terzo del numero delle gare e del 23,2% per valore con un importo medio di quasi 220 mila euro. Crescono rispetto al periodo precedente le opere idrauliche e di difesa del suolo che salgono al 17% del numero delle gare e al 15,8% in termini di importo. Da rilevare le gare relative alle infrastrutture e alla loro manutenzione che, se per numero di gare equivalgono ad un ridotto 5,4%, dal punto di vista delle risorse rappresentano il 14% del totale, con un valore medio a gara di poco sotto agli 800 mila euro.
Dal punto di vista della distribuzione territoriale si confermano i trend dei precedenti trimestri con Venezia che impiega ben il 27,5% delle risorse, seguita da Padova con il 19,2% e Verona con il 16,9%. In queste province prevalgono le gare per opere di edilizia civile e industriale, mentre Belluno e Rovigo si distinguono per i maggiori investimenti in opere idrauliche e di difesa del suolo. A Verona e Vicenza, infine, si riscontrano le maggiori risorse stanziate per le opere sulle infrastrutture.
Con riferimento alle gare sopra i 150 mila euro bel il 57,9% sono state aggiudicate con la procedura negoziata, poco sopra il 20% le gare ad affidamento diretto e circa il 15% aggiudicate mediante procedure aperte.
Risale sia in termini numerici che di importo la quota di gare nell’ambito del PNRR: il 7,5% in numero e quasi il 20% sul totale dell’importo di gara per un importo complessivo superiore ai 47 milioni di euro, sebbene si debba tenere conto che si tratta di un dato parziale in quanto in non tutte le gare è indicato se si riferiscono a risorse PNRR o meno.
In generale si riscontra un aumento del ribasso medio, che si attesta al 12.2%, con ribassi maggiori evidenziati nelle gare esperite dai Comuni.
“E’ evidente la conferma di un trend negativo degli investimenti in lavori pubblici nella nostra regione, che si manifesta sin da inizio anno. Le gare riferite al PNRR non hanno trainato il mercato dei lavori pubblici e il tempo stringe rispetto al termine entro cui queste opere dovranno completarsi. Sarà a mio avviso difficile una significativa crescita di questi investimenti nei prossimi mesi e, temo, dovremo guardare al PNRR come a un’occasione persa”.
Il rapporto relativo al periodo ottobre-dicembre 2024 contiene anche i dati relativi all’intero scorso anno, di seguito sintetizzati:
– totale n. gare aggiudicate: 7.252 per un importo complessivo di oltre 1,3 miliardi di euro
– gare aggiudicate sotto la soglia di 40 mila euro: 56%
– gare aggiudicate nella classe 40-150 mila euro: 67,7% delle gare sopra i 40 mila euro
– gare pubblicate dai Comuni: 58% in numero e 35,8% in termini di importo (quote pari rispettivamente al 15,5% in numero e al 27,6% in valore per le Utilities e al 26,5% e al 36,6% per altri Enti – Regione, Province, Ulss)
– distribuzione gare per categoria di opere: 45,4% in numero e 48,1% per importo per le opere di edilizia civile e industriale; 30,5% delle gare per il 22,1% degli importi per le opere stradali; 12,4% e il 9,5% per le opere idrauliche e di difesa del suolo; 9,3% e 19,6% per le infrastrutture e le relative manutenzioni
– gare PNRR sul totale degli investimenti in lavori pubblici: 13,9%