È online sul portale Nec l’esclusiva intervista dell’Assessore regionale al bilancio ed alla programmazione Francesco Calzavara che delinea le linee guida della Regione del Veneto per quel che riguarda il Piano Regionale di Ripresa e Resilienza (PRRR) sulla base del Piano nazionale.
Il portale NEC è un’infrastruttura digitale promossa da Ance Veneto e Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di orientare il mercato delle costruzioni del Nord Est attraverso il coinvolgimento di partner della filiera edilizia.
Nell’intervista l’assessore regionale ha sottolineato il ruolo fondamentale della filiera delle costruzioni per la realizzazione del Piano: “Se noi guardiamo ai progetti inseriti nel PRRR appare immediatamente evidente che l’industria delle costruzioni, non solo e non tanto quella votata all’edilizia e al building, è chiamata a dare un contributo decisivo. Valga per tutti il dato relativo ai progetti e agli interventi relativi al risanamento idrogeologico e alla messa in sicurezza del territorio, ambiti ai quali si riferiscono ben 98 progetti sui 155 totali inseriti nel Piano Regionale”.
Successivamente ha spiegato in modo chiaro il criterio utilizzato dalla Regione nella stesura del Piano Regionale: “la scelta della Regione Veneto è stata quella di individuare una serie di progetti il cui livello di fattibilità fosse in linea con i termini dettati dall’Unione Europea, ovvero fossero realizzabili e completabili entro il 2026. A questo criterio di concretezza si è accompagnata un’attività di selezione sulla base della coerenza con le 6 missioni indicate dall’Europa e sulla base degli indirizzi fissati nella Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile”.
Sulla possibilità fornita dall’Unione Europea alle Regioni di far partecipare agli investimenti nei piani relativi alla NGEU i fondi privati oltre che le risorse pubbliche l’assessore ha affermato che “Non c’è dubbio che si tratti di un elemento importante che, tuttavia, a mio parere va considerato non tanto sotto il punto di vista meramente finanziario, scegliendo progetti in grado di coinvolgere forme di investimento privato, quanto nel rimuovere quei fattori critici di tipo strutturale che rendono poco attrattivo investire nel nostro Paese”.
Sugli investimenti privati Calzavara ritorna quando parla del tema della rigenerazione urbana: “Penso che la riqualificazione del patrimonio edilizio debba necessariamente essere vista anche in una più ampia dimensione urbana, creando connessioni virtuose con la rigenerazione di pezzi di città, sapendo valorizzare al meglio una legge innovativa come “Veneto 2050”. Sono convinto che la rigenerazione urbana si realizzi se ci sono adeguati investimenti pubblici, intorno ai quali poi aggregare gli investimenti privati. Oggi assistiamo a una generale riduzione della scala degli interventi anche da parte dei privati. Un’inversione di tendenza può avvenire soltanto da un’immissione rilevante di finanziamenti pubblici accompagnati da adeguati sgravi fiscali”.
Nella chiusura del suo dialogo con NEC l’assessore regionale si è soffermato sul necessario processo di digitalizzazione lanciando il progetto di Veneto Digitale: “come ci dimostrano le grandi aziende americane e cinesi oggi la ricchezza sta nei dati, nella loro reperibilità e valorizzazione. Il nostro progetto di Veneto digitale parte da questa considerazione. Vogliamo diventare aggregatori delle miriadi di dati presenti sul territorio, raccoglierli e sistematizzarli per poi dotarci delle professionalità e delle competenze per fare le analisi necessarie e per offrire letture e interpretazioni non solo di ciò che è avvenuto o sta accadendo, ma anche con un obiettivo predittivo”.
L’intervista completa è disponibile sul portale NEC al seguente indirizzo: (http://nec.anceveneto.it/verso-il-veneto-2030-il-contributo-del-piano-regionale-per-la-ripresa-e-la-resilienza/