Si è tenuta lo scorso 16 ottobre nella suggestiva cornice della Sala dei Giganti dell’Università di Padova la quarta edizione della Construction Conference, organizzata dal network “Civiltà di Cantiere”, in collaborazione con Ance Veneto, ANCE, Assindustria Veneto Centro e Intesa San Paolo.
Titolo della conferenza: “CITTA’ A MISURA DI FUTURO. RIGENERAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE DI UN’AREA METROPOLITANA”.
L’obiettivo dell’evento è stato quello di approfondire e rilanciare l’idea di un’area metropolitana veneta intorno al triangolo con ai vertici Padova, Venezia e Treviso, mediante un modello organizzativo e gestionale in grado di favorire una crescita competitiva all’interno, sia del nuovo triangolo industriale che rispetto al più ampio contesto globale.
Le motivazioni di questa idea traggono il proprio fondamento dalle considerazioni macroeconomiche fondate sui dati rilevati dal Centro Studi di Intesa San Paolo e dagli esempi forniti dai processi di aggregazione avviati all’interno del sistema di rappresentanza industriale, sia con la nascita di Assindustria Veneto Centro sia in ambito ANCE.
Da queste basi è emersa l’opportunità di proseguire nella percorribilità di questa strada, nella convinzione che soltanto un processo di questo tipo potrà consentire al Veneto di allinearsi ai livelli competitivi di aree come Milano o Monaco, costituendo allo stesso tempo un riferimento in grado di svolgere un ruolo propulsivo per l’intero Nord Est.
I diversi relatori intervenuti hanno sottolineato la necessità di un soggetto collettivo che possa fare da coordinamento per questo percorso con il coinvolgimento di istituzioni, mondo imprenditoriale, sistema finanziario, mondo universitario e della ricerca e di tutte le reti di pensiero e progettuali già protagoniste di innovazione sotto diversi punti di vista.
Allo stesso tempo è stata evidenziata l’importanza di lavorare per rendere moderno e appetibile il contesto in cui questa città metropolitana veneta si insedia.
In tal senso un ruolo fondamentale in questa visione di futuro è chiamato a svolgerlo la rigenerazione di aree industriali dismesse e zone urbane degradate, alla luce delle diverse forme di organizzazione industriale e delle nuove frontiere della mobilità del lavoro, così come la ridefinizione e ricomposizione di schemi urbani, dando risposte a misura dei nuovi trend di sviluppo sostenibile e delle esigenze di una società in forte trasformazione.
Centrale, in una prospettiva di crescita, è anche la capacità di individuare quali dovranno essere i fattori di riferimento, ad iniziare dal ruolo della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica e dalla costruzione di una reale e capillare economia circolare.
Merito della conferenza è quello di aver attivato un confronto ampio e un momento di comparazione con esperienze e modelli internazionali, utili per far partire il necessario dialogo tra pubblico e privato attraverso la messa a valore di progettualità e competenze in una logica di condivisione.
Un approfondimento di quanto presentato dai vari relatori è presente nell’ultimo numero di Civiltà di Cantiere:
http://www.civiltadicantiere.it/uploads/magazine/document/20/CdC_3_2019_WEB.pdf
Inoltre è possibile vedere e scaricare gli atti del convegno al seguente link:
www.civiltadicantiere.it/conferences/construction_conference/