I dati relativi alle gare per lavori pubblici bandite dalle Stazioni Appaltanti del Veneto nel periodo luglio-agosto 2024 confermano il trend dei trimestri precedenti, con importi ridotti e prevalente ricorso all’affidamento diretto.
Nel terzo trimestre sono state registrate in ANAC 1.777 aggiudicazioni per un importo a gara complessivo pari a 328 milioni di euro e risorse assegnate pari a 302 milioni di euro, di cui ben l’86% con importo al di sotto dei 150mila euro.
Di nuovo la tipologia di stazione appaltante preminente è rappresentata dai Comuni, con oltre il 60% delle gare appaltate per un importo di poco inferiore al 50%; le Utilities si “aggiudicano” il 13,7% delle gare pari al 32% in termini di importo, mentre la quota rimanente (24,5%) fa riferimento agli altri enti locali tra cui Regione, Amministrazioni provinciali e ULSS per una quota di investimenti pari al 18,5%.
In merito alla categoria di lavori, come in precedenza risultano prevalenti le opere di edilizia civile e industriale sia in termini di numero (56,1% del totale) che in termini di importo a gara (44,3%). Le opere stradali ammontano a circa un quarto delle gare sia in numero che per valore, con una prevalenza nei territori di Belluno e Vicenza. Le opere idrauliche e difesa del suolo – sotto al 10% sia per numero che per importo – sono maggiormente concentrate a Belluno e Rovigo, come già registrato nei report precedenti. Da rilevare le gare relative alle infrastrutture e alla loro manutenzione che, se per numero di gare equivalgono al 7,6%, dal punto di vista delle risorse rappresentano oltre il 23% del totale, con un valore medio a gara superiore al milione di euro.
Come anticipato l’affidamento diretto rimane la procedura più ricorrente: quasi metà delle gare sopra i 150 mila euro sono state aggiudicate mediante questa modalità, mentre poco meno del 30% è stata aggiudicata attraverso procedure negoziate seguita con circa il 26% dei casi dal ricorso alle procedure aperte.
Da evidenziare la quota di gare nell’ambito del PNRR (solo il 5,8%) per un importo complessivo superiore ai 38 milioni di euro (il 12,5% del totale degli importi a gara), sebbene si debba tenere conto che si tratta di un dato parziale in quanto in non tutte le gare è indicato se si riferiscono a risorse PNRR o meno.
“Come temevamo dai dati dei trimestri precedenti l’atteso effetto PNRR sul mercato dei lavori pubblici per sostenere gli investimenti nel settore delle costruzioni non pare esserci – dichiara il Presidente Alessandro Gerotto – e il risultato è che per il 2024 prevediamo un -4,2% degli investimenti in costruzioni e un ancor peggiore -6,2% nel 2025”.