Il Presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti, commenta con soddisfazione la sentenza della Corte Costituzionale sulla questione delle distanze tra edifici contenute nel Piano Casa della Regione del Veneto: “è una vittoria importante che riconosce anche le istanze ed i rilievi posti da Ance Veneto che ha ricorso insieme alla Regione ed all’Anci Veneto. Abbiamo voluto essere a fianco della Regione del Veneto sul ricorso per ribadire la nostra volontà di essere interlocutore serio ed affidabile. Ci auguriamo che la sentenza metta la parola fine alle controversie e permetta al Piano Casa di liberare gli effetti positivi sull’edilizia senza scontrarsi con i freni della burocrazia”.
Nello specifico, la Corte ha dichiarato infondate tutte le questioni sollevate, che riguardavano la presunta illegittimità della norma di interpretazione autentica (art. 64 della legge della Regione Veneto 30 dicembre 2016, n. 30) dell’art. 9 comma 8 della Lr dell’8 luglio 2009, n. 14, che considerava inderogabili le previsioni sul distanziamento previste da disposizioni statali, e non anche quelle stabilite da strumenti urbanistici e regolamenti comunali.
Una sentenza che fa il paio con quella dello scorso 30 gennaio che, disciplinando una fattispecie simile, ha dichiarato inammissibile la richiesta del Consiglio di Stato di dichiarare l’illegittimità costituzionale della norma regionale controversa (art. 9, comma 8 bis, della l. 8 luglio 2009, n. 14), in materia di altezze. Secondo la Corte, il profilo per quale il giudice dubitava della costituzionalità della norma non era rilevante e non è neppure entrata nel merito della questione.
“Con il nostro contributo ai due ricorsi che hanno prodotto due decisioni favorevoli abbiamo voluto tutelare fino in fondo il Piano Casa e gli effetti positivi in grado di dispiegarsi su tutto il sistema dell’edilizia. La sentenza rappresenta anche un segnale importante nei confronti dell’autonomia perché ribadisce la competenza della Regione su una materia delicata come quella dell’urbanistica. È questo il percorso giusto per consentire una filiera delle decisioni rapida e veloce e soprattutto attenta ai bisogni dei diversi attori presenti nel territorio dai cittadini alle imprese”.
“Nei ricorsi alla Corte Costituzionale – conclude Ghiotti – abbiamo fatto squadra con la Regione e l’Anci Veneto, dimostrando la compattezza degli attori presenti in questa regione su un tema importante e prioritario come quello del Piano Casa”.