Nell’ambito del percorso promosso dai Giovani di Ance Veneto per accrescere la cultura d’impresa tra gli associati, Ance Veneto Giovani ha incontrato l’avvocato e scrittore padovano Romolo Bugaro,
Nella prestigiosa sede del Caffè Pedrocchi si è sviluppato un’intervista-dibattito condotta dal giornalista Luigi Bacialli tra lo scrittore e circa 50 imprenditori edili under 40.
Partendo da quanto raccontato nel proprio libro e raccogliendo le storie conosciute nella sua professione di avvocato esperto di crisi impresa, Bugaro ha analizzato come si è evoluto il rapporto tra le imprese edili e il mondo finanziario «Il rapporto tra edilizia e banche è cambiato per sempre. Sono finiti i tempi in cui gli imprenditori potevano vantarsi di “avere la fiducia di 50 banche”. Oggi anche solo il rifiuto di una piccola linea di credito può bloccare un intero investimento e scatenare un tragico “effetto domino” sull’economia e sulla società».
La figura dell’imprenditore edile al quale l’avvocato e scrittore padovano ha fatto riferimento durante tutta la durata del confronto corrisponde all’identikit di Franco Rampazzo, personaggio di fantasia del suo ultimo successo letterario, “Effetto domino”, che racconta la catastrofe sociale di un azzardato investimento immobiliare nella provincia veneta. Un personaggio mai esistito che, nell’edilizia veneta dei 50 mila licenziamenti e delle 10 mila imprese chiuse negli ultimi 7 anni, trova però parecchi riscontri.
Bugaro, rivolgendosi agli imprenditori, ha poi ricordato: «Per molti anni, l’edilizia ha goduto di troppa finanza. Ciò ha portato molti speculatori a inventarsi imprenditori edili. Oggi, invece, le banche non concedono più nulla e non lo faranno per molto tempo, ma esistono nuovi sistemi di finanziamento extra-bancario per sostenere progetti sani e concreti».
«Come giovani imprenditori – è quindi intervenuto Giovanni Prearo, presidente dei Giovani di Ance Veneto – sentiamo il dovere di far evolvere la nostra professione, attraverso una nuova cultura di impresa e una richiesta ben precisa al legislatore: porre specifici criteri di ingresso per svolgere la nostra attività. In Italia per fare l’estetista devi essere iscritto a un albo; per fare l’imprenditore edile no ed è tutto dire».