L’accordo, firmato il 3 marzo scorso, è finalizzato a regolare bandi e gare di lavori pubblici emessi da Veneto Strade
Lo scorso 3 marzo a Mestre è stato siglato dall’Amministratore Delegato di Veneto Strade Silvano Vernizzi e dal presidente di Ance Veneto Luigi Schiavo un protocollo d’intesa con lo scopo di cercare di dare una risposta al grido di allarme lanciato dalle piccole e medie imprese del settore delle costruzioni che, in questo particolare periodo di crisi economica, si trovano ad assistere impotenti al fenomeno delle offerte al massimo ribasso.
Con la crisi sono infatti cresciute le situazioni in cui si verificano offerte anomale che, lungi dal far risparmiare le stazioni appaltanti, sono in realtà un ostacolo alla sicurezza, alla qualità e alla effettiva realizzazione delle opere pubbliche.
Nell’accordo, molto innovativo per la capacità di indicare strumenti strategici per contrastare il fenomeno, è prevista l’attivazione di un organismo bilaterale tra Veneto Strade e Ance che avrà l’obiettivo di mettere un freno al meccanismo delle offerte anomale, un fenomeno che rappresenta un grosso danno tanto alle aziende private quanto alla pubblica amministrazione
L’accordo prevede inoltre la possibilità di inserire, negli appalti il cui ammontare sia superiore alla soglia comunitaria, a parziale riconoscimento del corrispettivo la permuta di un immobile di proprietà della stazione appaltante, a patto che non superi il venti per cento dell’importo complessivo dell’appalto.
Fondamentale, in questo periodo di persistente congiuntura economica che sta colpendo il comparto, è la tutela economica delle imprese subappaltatrici: Veneto Strade infatti con questo accordo si impegna ad inserire nei bandi di gara la previsione che il pagamento dei crediti maturati in corso d’opera dai subappaltatori sarà corrisposto direttamente dalla stazione appaltante.
Saranno, inoltre, definite alcune linee guida per la redazione dei futuri bandi per la realizzazione di opere pubbliche, prevedendo in particolare alcune misure per facilitare l’accesso al mercato degli appalti pubblici alle PMI.